PALESTRA DI ARRAMPICATA

Viene definita Arrampicata Sportiva l’arrampicata naturale (cioè senza l’ausilio di mezzi artificiali utilizzati per la progressione) a scopo agonistico, amatoriale e di educazione motoria, svolta sia su pareti naturali o artificiali lungo itinerari controllati dalla base, sia su blocchi opportunamente attrezzati.

La protezione con la corda e rinvii in parete (falesia o artificiale) è obbligatoria e deve rispondere a regole di assoluta sicurezza per l’incolumità dei praticanti.

Nell’attività sui blocchi, la cui altezza non deve superare quella stabilita dalle norme internazionali, la sicurezza deve essere garantita da materassi para cadute, posti alla base dei singoli tracciati.

I limiti di sviluppo in altezza degli itinerari attrezzati tracciati in parete, sia in gara che in

allenamento e per la didattica, sono definiti dalla possibilità di assicurazione dell’atleta, amatore o allievo, da parte di un assistente (compagno o istruttore) che ha il compito di controllarne la progressione rimanendo alla base della parete sia nella arrampicata da primo di cordata (corda dal basso) sia in quella in moulinette (corda dall’alto).

Ai fini didattici e di allenamento, è ammessa l’assicurazione con recupero diretto dall’alto limitatamente al termine del primo tiro di corda come definito al punto seguente.

Lo sviluppo del tiro di corda unico è vincolato alla lunghezza standard delle corde per arrampicata sportiva esistenti in commercio e omologate; tale lunghezza deve comunque sempre consentire la calata con assicurazione dal basso oppure la calata in doppia per una sola lunghezza.